7 Ottobre 2009
Vertice oggi alla seconda commissione a Trieste

OGM, ERMACORA: “ALTRE SONO LE EMERGENZE DEL SETTORE”
 
“Sono altre le emergenze per l’agricoltura e fra queste non certo il dibattito sulla coesistenza fra agricoltura convenzionale  biologica e transgenica che appare a tutti molto difficile e che rischia, nella migliori delle ipotesi, di diventare un vero boomerang per le produzioni di qualità”. Lo hanno detto questa mattina il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora e il direttore Elsa Bigai nel corso dell’audizione alla seconda commissione, presieduta dal consigliere regionale Maurizio Franz, che aveva il compito di esaminare la proposta dui legge regionale n. 43, presentate da Giorgio Romano Venier, su “Disposizioni per la coesistenza fra agricoltura convenzionale, biologica e transgenica” sulla quale Coldiretti ha espresso nel complesso un parere contrario. “E’ una iniziativa legislativa al momento inopportuna – hanno detto Ermacora – anche in considerazione del fatto che il quadro legislativo nazionale appare ancora piuttosto incerto e comunque di fronte al dramma del crollo dei prezzi dei principali prodotti agricoli, dal mais al latte, dalla carne all’ortofrutta, ben altre sono le emergenze del comparto, cominciando dalla difesa dei redditi che passa attraverso una difesa del vero made in Italy”.

Entrando nel merito del progetto di legge, Coldiretti Fvg lo considera  “privo di validi riferimenti”, indispensabili per attuare un sistema complesso sul piano amministrativo e tecnico-agronomico, quale appunto quello della coesistenza tra metodi produttivi così diversi tra loro. Anche le “Linee guida per le normative regionali di coesistenza tra colture convenzionali, biologiche e geneticamente modificate”, approvate dalla Conferenza delle Regioni il 18 ottobre 2007 – prosegue Coldiretti -  non sono state ancora adottate, tanto che non vengono neanche richiamate dalla proposta di legge regionale in oggetto”.

Coldiretti, che conferma la non preclusione allo studio e alla sperimentazione degli Ogm purché avvenga in ambiente protetto e soprattutto se finalizzato alla cura delle malattie, ha quindi invitato il Consiglio regionale a tenere nelle debite considerazioni le osservazioni.