La Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, in merito alle dichiarazioni del presidente della Regione Renzo Tondo, sui risultati della seconda giornata sulla sburocratizzazione, considera la semplificazione come un punto fondamentale e strategico per dare risposte concrete alle imprese.
“Le affermazioni di Tondo – rileva il presidente della Coldiretti regionale Dimitri Zbogar- fanno emergere da un lato la preoccupazione e dall’altra la volontà dell’esponente della Giunta di voler raggiungere subito dei risultati. Nello stesso tempo, le dichiarazioni non danno una lettura adeguata e complessiva della situazione. Ricordo – aggiunge Zbogar – che molte imprese agricole sono state penalizzate e molte vivono questa situazione perché gli uffici regionali non evadono le pratiche rispettando i tempi, condizione che compromette progetti, investimenti e quindi il futuro delle aziende stesse. Come Coldiretti – conclude – abbiamo presentato già in occasione del primo incontro sulla semplificazione un documento con proposte concrete e dettagliate che hanno come obiettivo di superare molte situazioni che per le imprese sono delicate”.
Nel merito della questione entra il direttore della Coldiretti Elsa Bigai: “In occasione della campagna elettorale, durante l’incontro con l’allora candidato Renzo Tondo, avevamo già presentato un programma che includeva i punti sulla semplificazione. Nei primi di giorni di luglio – precisa la Bigai- abbiamo presentato documento specifico sull’argomento in questione. Credo – conclude il direttore- che Tondo possa per adesso prendere in considerazione le proposte concrete che ha sul tavolo e su queste lavorare per dare le prime risposte che le imprese e noi come organizzazione ci aspettiamo”.
Sintesi del documento con le proposte già presentate dalla Coldiretti
del Friuli Venezia Giulia, al presidente della Regione Renzo Tondo
· Riorganizzazione della Direzione centrale risorse agricole con la soppressione degli Ispettorati, il ridimensionamento dei servizi e l’istituzione dell’Organismo pagatore regionale al quale affidare, insieme ai pagamenti veri e propri, anche la gestione di tutte le domande di aiuto, il rilascio di certificazioni e di autorizzazioni, ecc. che riguardano le imprese agricole;
· sportello unico regionale per le imprese agricole per dare maggiore efficienza e omogeneità di trattamento;
· istituzione dell’Organismo pagatore regionale per evitare disguidi e ritardi di Agea e il Sian, con gestione diretta da parte della regione dell’Organismo pagatore;
· gestione telematica, con l’abolizione delle pratiche cartacee, basando i dati sul fascicolo aziendale aggiornato e validato. In questo sistema bisogna comprendere anche la protocollazione delle domande regionali;
· Attuazione da parte della Regione e degli altri enti della legge Bassanini per evitare che la pubblica amministrazione chieda alle imprese i dati già in suo possesso;
· Rivisitazione della procedura autorizzativa per l’utilizzo degli effluenti zootecnici in agricoltura, prevista dalla delibera della GR 536/2007.
· tempi certi per l’istruttoria delle domande e per l’erogazione degli aiuti o il rilascio delle autorizzazioni;
· uniformità di valutazione e di trattamento in campo igienico sanitario tra le Aziende dei servizi sanitari regionali. In questo contesto possono essere valutati delle deroga per le piccole realtà produttive;
· legge quadro regionale (legge d’Orientamento) che definisca le linee di politica agricola regionale, ma istituisca anche un regime di aiuti all’agricoltura nel rispetto del regolamento e degli orientamenti Ce in materia di aiuti di Stato alle imprese agricole.
istituzione di gruppi tecnici di lavoro misti (Pubblica amministrazione e organizzazioni professionali) per definire in maniera organica gli elementi di semplificazione.
25 Luglio 2008
Semplificazione burocratica