“Anche se in tempi non brevi, la giustizia questa volta ha fatto il suo dovere, ed ora occorre che valutare il giusto risarcimento dei danni al patrimonio ambientale ed alimentare provocati dalla contaminazione per le semine illegali”. Lo sostiene il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora nel commentare la sentenza della Cassazione sulle coltivazioni di mais geneticamente modificato piantate in Friuli senza le necessarie autorizzazioni. “E’ stata giustamente condannata – ha aggiunge Ermacora, ricordando le manifestazioni di Coldiretti assieme alle associazioni ambientaliste e dei consumatori e a molti comuni del Fvg - una vera aggressione al Made in Italy denunciata con forza dalla mobilitazione della Coldiretti.
Sentenza della Cassazione sulle coltivazioni di mais geneticamente modificato piantate in Friuli senza le necessarie autorizzazioni è stata depositata ieri 22 marzo e stabilisce che le piante dell'imprenditore friulano Giorgio Fidenato sono fuorilegge avendo usato semi transgeniche senza chiedere alla Regione il permesso di coltivarli, come prevede la normativa italiana. La Cassazione si sofferma su questo aspetto nelle motivazioni della sentenza 11148, depositata il 22 marzo e relativa all'udienza svoltasi lo scorso 15 novembre. Si tratta del primo e atteso verdetto di ultimo grado sul tema delle coltivazioni biotech in Italia.
Coldiretti Fvg nel 2010 chiese ai propri avvocati di costituirsi parte civile nel processo per chiedere il rimborso degli eventuali danni procurati al patrimonio agricolo ed ambientale e fare in modo che reati come questo di Pordenone non si verificassero più. Sempre nel 2010 i presidenti nazionale di Coldiretti nazionale Sergio Marini e del Fvg Dario Ermacora espressero sincero apprezzamento per la decisione del Gip del Tribunale di Pordenone, Piera Binotto che decise la confisca e distruzione dei prodotti del campo di Fanna dov’è stato seminato mais Ogm vietato, oltre a comminare venticinquemila euro di multa al proprietario del campo.
Coldiretti ricorda che dai risultati delle analisi rese note dal ministero delle politiche Agricole emerse la presenza nei terreni confinanti di 15 campioni contaminati da Ogm su 30. Una enormità considerando che – dice Ermacora - la contaminazione è avvenuta da un solo campo e in solo anno. Punire i colpevoli e sanare al più presto le illegalità deve essere - ha concluso - un obiettivo condiviso da quanti hanno a cuore il rispetto delle regole”.