5 Marzo 2009
Quote latte: la Coldiretti incontra i Prefetti

Prosegue l’azione della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, sul Decreto quote latte. Dopo l’incontro con i parlamentari, i prossimi appuntamenti in programma sono stati fissati con i Prefetti. La Coldiretti di Udine e Gorizia, incontrerà i rispettivi rappresentanti di Governo venerdì (6 marzo). La Coldiretti di Pordenone martedì prossimo.
L’iniziativa, ha l’obiettivo di illustrare i contenuti del documento con le motivazioni riguardanti le proposte di Coldiretti per apportare gli emendamenti al nuovo decreto sulle quote latte.
“Il provvedimento – sostiene la Coldiretti - non deve penalizzare i produttori che negli anni hanno investito notevoli somme per acquisire le quote nel rispetto della legge, finalizzando la propria attività per far giungere sulle tavole degli italiani un prodotto italiano, sicuro, di alta qualità”.
“Con questa azione – afferma il presidente regionale di Coldiretti Dario Ermacora – proseguiamo la nostra attività di sensibilizzazione e contiamo – aggiunge il presidente -  che anche in sede parlamentare si possa chiudere quanto prima questa annosa vicenda. Se il decreto non verrà perfezionato – conclude Ermacora - si corrono seri rischi che le tensioni possano sfociare anche in azioni piuttosto disordinate”.
“Incontrando i Prefetti – spiega Elsa Bigai direttore di Coldiretti regionale – proseguiamo la nostra attività su tutto il territorio che si affianca alle decine di riunioni informative che in tutta la regione stiamo organizzando e durante le quali abbiamo già incontrato centinaia di allevatori”.
La Coldiretti propone ulteriori modifiche e tra queste che siano incrementate le risorse da inserire nel fondo previsto nel decreto da destinare ai produttori che nel corso degli anni hanno acquistato quote, l’inasprimento delle sanzioni nei casi di mancato perfezionamento della rateizzazione o omesso pagamento delle rate, un altro punto è che siano posti dei vincoli da inserire nella procedura di regolarizzazione delle multe pregresse, onde evitare tentativi di elusione delle disposizioni del provvedimento e questo per ribadire il concetto di legalità.