“La Finanziaria 2009, non prevede ad oggi gli stanziamenti per sostenere le polizze assicurative contro le calamità atmosferiche. Le imprese agricole, potrebbero andare incontro anche a questo inconveniente, frutto di una scelta del Governo”.
A dichiararlo, è il direttore della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Elsa Bigai.
“Tagliare i fondi per questo intervento - rileva la Bigai - consiste provocare una vera e propria calamità di natura politica per le aziende agricole, dopo quelle naturali che quest’anno si sono verificate numerose è in certi casi molto pesanti nella nostra regione. Il ricorso crescente alle assicurazioni è un segno tangibile delle scelte degli agricoltori, che privilegiano l’approccio imprenditoriale a quello dell’indennizzo a pioggia, necessario per le imprese rivolte al mercato che non possono prescindere dall’attenta valutazione della salvaguardia delle produzioni e quindi dei redditi. Interrompere l’intervento pubblico – continua il direttore - in un momento in cui l’interesse delle imprese stava crescendo e aumentava anche il peso contrattuale nei confronti delle compagnie assicurative più disponibili ad offrire prodotti più innovativi che coprissero anche rischi ben più ampi da quelli climatici, è grave e incomprensibile.”
Sono circa 250 i milioni di euro necessari in Finanziaria per confermare la possibilità di consolidare le assicurazioni agevolate in agricoltura. Uno strumento finanziario adatto a garantire stabilità economica delle imprese, ma anche una forma positiva di partnership tra pubblico e privato.
“Direi una collaborazione intelligente e più evidente è il vantaggio se si pensa che mentre nel 2001 le assicurazioni coprivano praticamente solo i danni da grandine, oggi, ad un prezzo pari alla metà, le imprese si assicurano anche contro i danni da gelo, vento forte, siccità e persino le serre e gli allevamenti”.
“Risultati - spiega il direttore di Coldiretti - raggiunti soprattutto perché le imprese agricole, grazie anche all’azione di Coldiretti, si sono organizzate in un sistema di aggregazione efficiente, che è in grado di capire quali esigenze si devono soddisfare”
Lo Stato ha investito risorse su questo settore, aumentando gli stanziamenti del Fondo di solidarietà per le assicurazioni: dai 100 milioni del 2004 si sono raggiunti i 220 milioni del 2008.
“A livello regionale –aggiunge la Bigai – abbiamo fatto una scelta fondamentale. Abbiamo costituito un unico consorzio regionale con la fusione di quelli provinciali. Questo consente un’unica regia, una migliore organizzazione ed efficienza, ma questo lo abbiamo deciso perché le imprese credono in questo strumento che ha valenza assicurativa e finanziaria e che diventa strategico anche in virtù del fatto che non esiste più un fondo di solidarietà che compensava eventuali perdite subite dalle aziende indipendentemente fossero assicurate. Oggi le aziende devono stare sul mercato da sole e non possono essere abbandonate cancellando un provvedimento fondamentale come questo che oggi si è rivelato un sistema evoluto ed efficace nella difesa dei redditi”.
25 Settembre 2008
Polizze per calamità.