14 Giugno 2008
Ogm e corretta informazione

In merito agli articoli pubblicati sulla stampa su un convegno sugli Ogm, la Coldiretti del Friuli Venezia Giulia pur condividendo tutte le iniziative che tendono ad informare i cittadini e nel caso specifico sugli Ogm, rileva che di fronte all'emergenza cibo, bisogna adottare una politica agricola coerente con l'esigenza di garantire l'approvvigionamento con una produzione alimentare di qualità al giusto prezzo per imprese e consumatori.
Gli Ogm, per la Coldiretti non sono la risposta all’emergenza alimentare nel mondo se si considera che dall'inizio dell'anno le speculazioni sulla fame hanno bruciato 60 miliardi di euro solo per il grano con il prezzo che si è impennato del 66 per cento per poi tornare rapidamente ai valori iniziali.
Per la Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, prima di parlare di Ogm bisogna tener conto di altri aspetti emersi solo pochi giorni fa da uno studio presentato nel corso del Forum Internazionale “Allarme cibo, l'Europa risponde” organizzato da Coldiretti e Studio Ambrosetti a Bruxelles in occasione dell'apertura della Conferenza Fao sull'alimentazione a Roma.
“La finanziarizzazione dei commerci mondiali di cibo – rileva il presidente regionale Dimitri Zbogar - ha aperto le porte alle grandi speculazioni internazionali che stanno giocando senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e la sicurezza degli approvvigionamenti in molti Paesi. Per dare stabilità ai mercati occorre investire - precisa Zbogar - nell'agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali da orientare al consumo interno per sfamare la popolazione. Gli ultimi mesi hanno dimostrato la grande vulnerabilità di un sistema impostato sulla liberalizzazione spinta del mercato che ha favorito una nuova colonizzazione dei paesi più poveri che sono stati indotti dagli alti prezzi ad esportare invece che a soddisfare il crescente fabbisogno interno”.