E’ importante che il Governo quanto prima stanzi le risorse per il Fondo di solidarietà per evitare spiacevoli situazioni come quelle che si sono verificate nel Pordenonese a seguito delle recenti grandinate 
“Purtroppo gli eventi metereologici non aspettano le decisioni e i tempi della politica“: questo è l’amaro commento di Dario Ermacora, presidente regionale di Col diretti Friuli Venezia Giulia, all’indomani di una drammatica grandinata che ha colpito una vastissima fascia di territori da nord di Pordenone (San Foca, San Quirino, Castions di Zoppola, Domanins, Arzene, Valvasone) arrivando al Tagliamento, continuando fino alla bassa codroipese (Bertiolo, Flambro). “L’attività agricola è la sola ad essere fortemente condizionata dalle condizioni climatiche, specie dalle avversità e per questo da mesi Col diretti chiedeva alla politica il rifinanziamento del fondo solidarietà, unico strumento per abbassare i costi delle polizze assicurative contro le calamità naturali; con un quadro tanto incerto fatto di tante promesse ancora non concretizzate, molti agricoltori hanno atteso e non si sono assicurati. Stamane per taluni di loro si prefigura una situazione drammatica poiché hanno avuto danni del 100% e non esistono strumenti per intervenire a lenimento della situazione”.
“Uno scenario apocalittico” aggiunge Elsa Bigai direttore di Col diretti. “Stamane assieme ad alcuni agricoltori ho potuto rendermi conto di ciò che non rimane nei campi: mais scomparso, barbatelle stroncate, rami di frutteti e vigneti defoglianti come in inverno. Sono caduti chicchi di grandine grossi come limoni. I nostri tecnici stanno cercando di comporre un quadro dettagliato della situazione: per molte imprese non ci sarà ricavo quest’anno e i costi sono stati per lo più già sostenuti.Dobbiamo assieme alle Istituzioni Regionali e al sistema bancario trovare il modo per intervenire, almeno con l’attivazione di strumenti creditizi appositi”.