OGM, PRESIDIO COLDIRETTI IN PROVINCIA DI PORDENONE.
A difesa della legalità – la decisione presa oggi
Dopo l’esposto, le denunce pubbliche e le dichiarazioni alla stampa Coldiretti del Fvg ha deciso di non attendere oltre e di dare visibilità alla situazione di disagio in cui si sono venuti a trovare decine e decine di coltivatori che potrebbero subire danni da coltivazioni Ogm in provincia di Pordenone. Il 15 luglio darà vita a un presidio con un migliaio di imprenditori agricoli a difesa della legalità e degli interessi di coltivatori che non vogliono vedersi contaminato il loro mais. La decisione è stata presa oggi dopo una riunione d’urgenza della Giunta regionale della Coldiretti. Lo rende noto il direttore di Coldiretti del Fvg Elsa Bigai: “Saremo un migliaio per dire che questo Paese ha bisogno prima di tutto di legalità: legalità nel rispetto delle leggi che regolano le sementi geneticamente modificate come quelle che regolano le quote latte. Chi sbaglia deve pagare, perché è ingiusto, profondamente ingiusto che a pagare siano poi tutti gli altri”.
“Il 15 luglio, dopo che siamo andati al Brennero per denunciare i falsi prodotti agroalimentari made in Italy, una truffa per i consumatori e un danno grave per i produttori, vogliamo dire con forza che all’agricoltura italiana gli Ogm non servono e che il reddito degli agricoltori non si difende producendo con scorciatoie inquinando il territorio e i prodotti circostanti, ma con strategie di ben alto spessore”, ha aggiunto Bigai.
Il presidio giunge dopo l'esposto di Coldiretti di Pordenone alla procura della Repubblica di Pordenone, presentato più di 2 settimane fa. Ad oggi, dicono in Coldiretti, non c’è giunta nessuna notizia. Così, in attesa dell'esito della azione delle autorità competenti, a cui Coldiretti chiede uno sforzo straordinario per ripristinare una situazione di tranquillità e la certezza del diritto, Coldiretti ha deciso di rendere pubblica con forza la propria contrarietà. L’area prescelta avrà un valore più simbolico che reale, visto che ancora non vi è ancora certezza dei campi coltivati con semi Ogm. Durante il presidio, i cui dettagli saranno definiti nei prossimi giorni, saranno offerti prodotti gastronomici tassativamente Ogm free: polenta e suini 100% made in Fvg. L’assessore Claudio Violino ha confermato la propria presenza.
Nel frattempo Coldiretti ricorda che chi semina Ogm viola la legge. “In Italia - spiega - vale ancora il D.Lgs. 212/2001 erede della legge sementiera che non è mai stato dichiarato incostituzionale. La norma prevede che chi semina Ogm senza l’autorizzazione interministeriale (e dopo aver sentito l’apposita commissione) è punito con la pena dell’arresto da 6 mesi a tre anni o l’ammenda fino a 100 milioni di lire più la sanzione amministrativa da 15 a 90 milioni.