“È molto grave e inaccettabile l’accusa che noi provocheremmo “preoccupazioni di carattere sanitario per i consumatori” lanciata da Fabrizio Regeni, presidente di Federcoopesca Fvg (Confcooperative Fvg)”. Lo afferma Andrea Ghenda, presidente della cooperativa di pescatori di Marano che fanno vendita diretta, che aggiunge: “I nostri prodotti, appena pescati, sono assolutamente controllati, hanno tutte le certificazioni e subiscono i controlli sanitari previsti della legge. Questo attacco scomposto, teso a danneggiarci fortemente al punto che valuteremo se sussistono gli estremi per una tutela anche giuridica, ci convince però che abbiamo preso la strada giusta. Evidentemente c’è chi comincia a temerci. Comunque sia, non è accettabile – conclude Ghenda – che per difendere il proprio business si ipotizzi che altri non operino nel pieno e completo rispetto delle leggi”.
Scende in campo anche il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora per difendere il principio stesso della vendita diretta. “Sapevamo che la vendita diretta, una vera conquista per contadini e pescatori, allevatori e produttori del mondo dell’agricoltura in genere, finalmente liberati dalle intermediazioni per vendere i propri prodotti, ma anche dei consumatori che possono oggi rivolgersi direttamente al produttore, avrebbe avuto successo e sarebbe stata oggetto di attacchi, ma mai avremmo pensato che alcuni potessero utilizzare la leva della salubrità dei prodotti per attaccare la vendita diretta. Spero che Confcooperative riconsideri questa posizione e che utilizzi altri strumenti dialettici per difendere i propri interessi. La vendita diretta non si tocca”.
Intanto è giunta al secondo anno l’esperienza della vendita diretta del pescato a Marano Lagunare. Dall’11 aprile fino alla fine di settembre ogni venerdì dalle 11 alle 13, in piazza dello Squero a Marano, è possibile acquistare il pescato direttamente dalle imbarcazioni dei pescatori, tagliando così tutti i passaggi e comperando pesce davvero freschissimo. Nel corso del 2013 sono state vendute direttamente dai pescatori ai consumatori 18 quintali di seppie, 7 quintali di latterino, 3 di gamberi di laguna, 10 di cefali , 1 quintale tra orate e branzini, 8 quintali di ghiozzi , 6 di cicale, 8 di canocchie. Sono 10 le aziende ittiche che per ora hanno aderito a Impresa Pesca Coldiretti.