26 Settembre 2011
ESENZIONE ICI DEI FABBRICATI RURALI COLDIRETTI, CORSA CONTRO IL TEMPO

C’è tempo fino al 30 settembre per evitare di dover pagare l’Ici non dovuta sui fabbricati rurali. Lo ricordarla la Coldiretti Fvg dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 21 settembre del decreto relativo.
Entro questa data tutti i proprietari di fabbricati che abbiano i requisiti di ruralità già accatastati in altre categorie, dovranno presentare agli uffici dell’Agenzia del Territorio una domanda di variazione della categoria catastale perché venga attribuita una nuova categoria: la A/6, di calasse R (appositamente istituita dal decreto) se abitazione, la categoria D/10 se fabbricato strumentale. In sostanza l’Agenzia del Territorio non dovrà attribuire alcuna rendita ai fabbricati abitativi A/6 perché la classe R ne indica appunto l’assenza. Mentre i fabbricati strumentali da iscrivere nella categoria D/10 manterranno la rendita già attribuita.
Ciò dovrebbe consentire di chiudere una volta per tutte l’annoso problema dei contenziosi con i Comuni, che aveva visto Coldiretti impegnata per evitare il rischio che gli agricoltori dovessero di fatto pagare l’Ici due volte. L’assoggettamento all’Ici dei fabbricati rurali avrebbe, infatti, comportato una vera e propria duplicazione di imposta, poiché la capacità contributiva espressa dai fabbricati medesimi è compresa nel reddito dominicale dei terreni ai quali risultano asserviti e, in quanto tale, è già assoggettata al tributo comunale. Una battaglia che alla fine ha visto accolte le richieste di Coldiretti che ha seguito l’iter legislativo in ogni suo passaggio ed è perciò in grado di accompagnare ed assistere le aziende sotto ogni aspetto. Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione dei soci.