L’istituzione di un organismo pagatore in Fvg, la ridelimitazione delle aree sensibili relativamente alla direttiva nitrati, un progetto condiviso per la promozione del Friulano e dell’agroalimentare del Fvg ed infine il trasferimento delle competenze dalla Regione alle Camere di Commercio e ai Caa della gestione delle domande del gasolio agevolato (Uma) sono state le principali richieste avanzate questo pomeriggio dal presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora all’assessore regionale all’agricoltura del Fvg Claudio Violino nel corso del Tavolo Verde che si è svolto a Udine nel palazzo della Regione in via Sabbadini.
“Abbiamo apprezzato il lavoro svolto dall’assessore assieme all’Università di Graz sulla direttiva nitrati – ha detto Ermacora – ma ora occorre passare ai fatti ridelimitando le aree sensibili e soprattutto, atteso che l’agricoltura è risultata una concausa marginale, rivedendo i carichi di responsabilità. In Fvg – ha aggiunto Ermacora – ci sono 40 mila vacche da latte e non è credibile siano esse – come ha testimoniato l’indagine dell’Università di Graz su incarico dell’assessore Violino – le principali responsabili dell’inquinamento da nitrati della laguna e su di esse non può ricadere tutta la responsabilità”. Su questo argomento sono intervenuti anche la Cia e l’Associazione Allevatori del Fvg. Per quanto riguarda l’organismo pagatore Ermacora ha evidenziato come lo stesso assessore Violino ne abbia più volte riconosciuto l’utilità. “Anche in questo caso – aggiunge Ermacora – c’è concordanza di vedute con l’assessore, ma la Regione passi dalle parole ai fatti. Il Fvg è l’unica regione del nord Italia a non averlo istituito con gravi ripercussioni per le imprese agricole sia nell’erogazione dei sostegni comunitari alle aziende nelle aree montane sia per la gestione degli schedari vitivinicoli”.
Fra le richieste spicca anche il trasferimento delle competenze per la gestione delle domanda del gasolio agevolato dalla Regione ai Caa e alle Camere di Commercio. “Siamo convinti – ha detto ancora Ermacora – che si ridurrebbero, trasferendo ai privati, fortemente i tempi di evasione delle pratiche che si traducono come sempre in costi alle imprese agricole”. Infine Ermacora ha sollecitato l’assessore Violino ad un confronto sulla promozione e su come utilizzare i 7 milioni di euro stanziati per diffondere la conoscenza del Friulano ma fino ad oggi utilizzati solo nella misura del 9% per la viticoltura”.