”Davvero sono già stati spesi oltre tre milioni di euro in promozione dell'agroalimentare o è un errore tipografico?" E' la prima domanda, lievemente ironica, che s'e posto oggi il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora leggendo l'intervista del Messaggero Veneto all'assessore Claudio Violino. Un'intervista dalla quale per la prima volta le associazioni di categoria sono venute a conoscenza anche come sono stati suddivisi gli investimenti, circa 1 milione di euro l'anno. "Che dice? Che se ci fosse stata non dico un po' di concertazione, ma almeno solo un po' di condivisione, la notizia non avrebbe di certo incuriosito cosi tanto un po' tutti". Dario Ermacora, presidente di Coldiretti, non ama la polemica, ma respinge al mittente le critiche alle categorie dell'assessore Violino. "Vede, l'assessore dice che dal 2008 attende una risposta che il mondo vitivinicolo non poteva dare, perche l'assessore chiedeva l'impossibile e di questo ne era consapevole. In pratica ha messo gli uni contro gli altri i viticoltori del Fvg, un settore che rappresenta interessi e bisogni differenti, chiedendo una maggioranza bulgara (il 90%!) su un documento programmatico, maggioranza che nessuno hai mai messo assieme, anche perché viviamo , per fortuna, in una repubblica democratica, e non in una democrazia socialista. Non avendo raccolto - ribadisco la percentuale - il 90% delle adesioni ha quindi deciso di procedere per la sua strada nella promozione di tutto il comparto agroalimentare. La viticoltura era quindi il cavallo di troia: non si mettono d'accordo quindi decido io anche su tutto il resto. Insomma, gli serviva una scusa e poi ammette di aver deciso da solo quando afferma che "se si vuole continuare a essere divisi, è chiaro che l'assessorato deve fare la sua parte". Ci sta tutto - prosegue Ermacora - ma almeno, per cortesia, non accusi gli altri e si assuma per intero la responsabilità di aver fatto questa scelta. A questo punto verrebbe voglia di chiedere all'assessore quali sono i risultati degli oltre 3 milioni di euro spesi, ma preferiamo rilanciare ancora una volta la proposta del confronto e del dialogo per utilizzare al meglio almeno le risorse che restano da spendere e che non sono poche.
“Lo facciamo anche se in questi anni vani sono stati i molti tentativi di dialogo. Abbiamo anche proposto l'istituzione di una commissione a costi zero per la Regione composta da esperti del settore agroalimentare e vitivinicolo che facesse sintesi degli interessi del territorio regionale e individuasse alcune linee di massima azione. Anche se questa la risposta è stata no, forse perché non c’era il 90% dei consensi. A me pero - conclude Ermacora - hanno sempre insegnato che i consensi, i politici li debbono cercare sul territorio e che essi non vengono perche imponi al 90% un accordo insostenibile. Evidentemente il Fvg è speciale".