21 Luglio 2009
ERMACORA A FONTANINI: NON SOLDI, MA NORME CHE METTANO IN TRASPARENZA IL SETTORE

Domani manifestazione al valico autostradale di Tarvisio alla presenza dell’assessore Violino

“Non chiediamo soldi, ma norme che permettano di mettere in trasparenza la produzione italiana e friulana in modo che i consumatori sappiano finalmente quello che mettono in tavola”. Così il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora questa mattina al presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e, alle 10, al Prefetto di Udine Ivo Salemme, ha sintetizzato il senso di una mobilitazione che vede oggi una delegazione di Coldiretti del Fvg, guidata dal vice presidente regionale Cesare Bertoia, manifestare al Brennero con il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini e che vedrà domani impegnata la Coldiretti del Fvg, affiancata dai colleghi delle province di Belluno e Treviso al valico autostradale di Coccau alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Claudio Violino. Domani a Coccau verranno anche, alle 10, il presidente delle Provincia di Gorizia Gherghetta, il sindaco di Tarvisio, Carlantoni,  l’assessore alla Provincia di Udine all’ Agricoltura di Udine Macorig e il consigliere regionale Colautti.

Sempre oggi a Gorizia un documento sulle ragioni di Coldiretti è stato consegnato al Prefetto di Gorizia Maria Augusta Marrosu  e al presidente della Provincia Enrico Gherghetta.

Mentre un gruppo di Coltivatori manifestava con bandiere avanti la sede della Prefettura e successivamente della Provincia di Udine, una delegazione guidata dal presidente regionale Dario Ermacora e dal direttore Elsa Bigai incontrava Salemme e Fontanini. Rosanna Clocchiatti, presidente della Coldiretti di Udine,  affiancata dal vice presidente Graziano Zanello, ha illustrato il progetto di Coldiretti per tutelare la filiera italiana dai falsi dalla contraffazioni  e da importazioni “furbe di materia prima, per esempio di latte, che poi i consumatori acquistano come prodotto italiano”. “Non siamo contrari alla globalizzazione dei mercati ed è giusto – ha detto Clocchiatti – che ognuno venda i suoi prodotti. Chiediamo soltanto che i consumatori siano messi nella condizione, con una corretta etichettatura e con l’indicazione dell’origine della materia prima, di sapere cosa comprano: se latte prodotto in Fvg o in Polonia; se pomodori coltivati in Italia o in Cina. Se suini allevati in Friuli o in Romania. Ai consumatori poi la libera scelta”.

Fra le richieste avanzate da Coldiretti, che saranno consegnate formalmente domandi all’assessore Violino  – come ha ricordato il direttore Elsa Bigai – anche il diretto di scaffale nei supermercati (occorre privilegiare i prodotti locali) e una maggiore attenzione delle mense pubbliche alle produzioni a chilometro zero”. Interesse e attenzione sono state espresse dal prefetto Salemme e dal presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini che ha ricordato l’impegno della Provincia di Udine nell’acquisto di prodotti biologici per le mense scolastiche e l’attenzione – che sarà potenziata – per quelli coltivati in Friuli. “Sono con voi – ha detto Fontanini – nella difesa dei prodotti agroalimentari friulani perché attraverso di essa si difende l’economia e l’identità di un popolo. So che i redditi delle imprese agricole sono crollati, ma purtroppo i cittadini non ne hanno apprezzato alcun beneficio. Occorre potenziare la rete dei farmer market, della vendita diretta, oltre che sviluppare una maggior attenzione da parte della ristorazione e delle mense nei luoghi di lavoro e mi impegno sin da ora a sostenere questi percorsi”.