ASPARAGI, TROTA, VINO, OLIO E FORMAGGI A UDINE CON “BIANCHI IN PIAZZA”
L’associazione per la Valorizzazione dell’ Asparago Bianco del Friuli Venezia Giulia ha organizzato la quinta edizione di “bianchi in piazza” che si terrà in piazza San Giacomo a Udine sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. I bianchi turioni vengono presentati con l’ impareggiabile abbinamento ai grandi vini bianchi dei Colli Orientali del Friuli, presentati dalle aziende del Consorzio Tutela Vini Colli Orientali del Friuli e Ramandolo. Presente anche quest’anno la trota bianca friulana con l’Associazione Allevatori Trota Friulana. Sarà possibile, durante la due giorni, assaggiare l’olio del Friuli Venezia Giulia presentato dall’Aipo, l’associazione italiana produttori olio. Il programma della manifestazione prevede due degustazioni guidate rivolte al pubblico (sabato alle 17 e domenica alle 11.30). Lo stand dei produttori aprirà sabato 30 aprile alle 9: per l’intera durata della manifestazione i cittadini consumatori potranno interagire direttamente con i produttori e scoprire ogni piccolo “segreto” che caratterizza queste eccellenze del mondo agricolo del Friuli Venezia Giulia. Alle 18.30 di sabato è previsto un brindisi con le autorità cittadine e regionali; un invito speciale è rivolto agli ospiti del Far East Film Festival.
Saranno infine proposti piatti sfiziosi a cura del Comitato Festeggiamenti San Nicolò di Manzano, in uno stand dedicato, con un menù ricco dei freschissimi “Bianchi” friulani: l’asparago, la trota e la ricotta della latteria Borgo Paludo di Fagagna sapientemente abbinati con i grandi vini bianchi dai sommelier dell’AIS Friuli Venezia Giulia.
All’iniziativa plaude Coldiretti con il presidente regionale Dario Ermacora e con la presidente della provincia di Udine Rosanna Clocchiati: “Un esempio concreto di sinergia e di una filiera tutta agricola e tutta italiana. Collaboriamo da sempre con queste realtà imprenditoriali che credono nel rapporto diretto e trasparente tra campagna e consumatore, territorio e cibo, unica strada per dare ancora più valore alla nostra agricoltura, ancora non sufficientemente conosciuta ed apprezzata”.