29 Aprile 2010
Cresce la preoccupazione per le continue segnalazioni delle imprese

GELATE 2009, ERMACORA A VIOLINO: “LA REGIONE CHIEDA LO STATO DI ECCEZIONALE AVVERSITÀ ATMOSFERICA”

Con la primavera e con la ripresa vegetativa, i danni della gelate dello scorso mese di dicembre, quando, in alcune zone della pianura friulana, sono state registrate temperature minime che hanno sfiorato – 19°, si stanno evidenziato in tutta la loro drammaticità. Sono decine le imprese agricole coinvolte. Le colture più colpite risultano l'olivo, il kiwi e le viti (in particolare gli impianti di barbatelle e i nuovi impianti di vigneto), ma vengono segnalati danni anche ai nuovi impianti di melo e di pero. E man mano che passano le settimane, cresce la preoccupazione per continue segnalazioni delle imprese che evidenziano la profondità e la vastità del fenomeno. Per questo il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora ha inviato il 29 aprile una lettera all’assessore regionale Claudio Violino e al direttore centrale Risorse agricole naturali e forestale Luca Bulfone per chiedere l’intervento della Regione.

“Chiediamo che, qualora la Direzione non vi abbia già provveduto – scrive Ermacora - vengano date disposizioni agli Ispettorati provinciali affinché vengano accertati i danni e delimitate le zone colpite in modo di poter dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica e di attivare il Fondo di solidarietà nazionale e, in subordine, il Fondo regionale per le emergenze in agricoltura o altro intervento regionale”.

“Purtroppo - spiega il direttore di Coldiretti Elsa Bigai – i danni  non sono risarcibili dalle compagnie di assicurazione in quanto il rischio non era assicurabile e non c’è altra strada che quella del Fondo di solidarietà nazionale per non lasciare le imprese da sole. Dai dati in nostro possesso – conclude Bigai - in alcuni casi risultano compromesse le produzioni del corrente anno, mentre in altre situazioni il danno è stato talmente grave da pregiudicare gli stessi impianti”.