Le aziende agricole che già si trovano in forte difficoltà, nei prossimi giorni non troveranno una soluzione praticabile nello smaltimento delle deiezioni zootecniche. Una pratica agronomica vecchia quanto l’agricoltura, rischia di essere messa insieme alle aziende agricole zootecniche in una situazione a dir poco paradossale. La denuncia è della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia dopo che il Tar ha accolto la sospensiva a seguito del ricorso presentato da alcune ditte che smaltiscono fanghi di derivazione industriale e di insediamenti civili nei terreni agricoli.
“È incredibile – commenta il presidente della Coldiretti regionale Dimitri Zbogar – che il Programma di azione per la zona vulnerabile da nitrati, debba regolamentare solo il comparto agricolo. Ci sono coloro che smaltiscono fanghi in terreni agricoli che vorrebbero, con questo ricorso, chiamarsi fuori. Non solo – aggiunge Zbogar – con questa sospensiva, di fatto hanno anche bloccato il provvedimento di deroga allo smaltimento previsto a partire dal 3 dicembre. In questa maniera, - spiega il presidente - la pubblicazione della deroga slitterà a data da destinarsi con un notevole rischio, anche di natura penale, per le aziende agricole che disinformate su questo fatto, nei prossimi giorni dovessero procedere allo smaltimento di liquami”.
La Coldiretti aveva organizzato una serie di incontri nei giorni scorsi per informare le aziende agricole sugli adempimenti da rispettare, ma questo ricorso, ha rimesso tutto all’aria.
“Non accetteremo mai questa disparità – afferma Zbogar-. È inconcepibile che il concime zootecnico sia pericoloso e debba essere rigorosamente regolamentato e i fanghi di derivazione industriale e civile invece no. Faremo una battaglia su questa vicenda e fin d’ora invitiamo tutti i proprietari di terreni agricoli di rifiutarsi di far scaricare fanghi”.
La Coldiretti intanto invita tutti i soci agricoltori di informarsi nei propri uffici, prima di mettere in atto qualsiasi pratica di spandimento, alla luce di quanto è successo.
1 Dicembre 2008
Concime zootecnico più pericoloso dei fanghi industriali