18 Febbraio 2009
Con l’audizione pubblica con i rappresentanti del Ministero la Dop per la brovada del Friuli Venezia Giulia è più vicina

Il riconoscimento della Dop (Denominazione di origine protetta) per la brovada e più vicino. Con l’audizione pubblica, che si è svolta a Udine, all’auditorium del palazzo della Regione, alla presenza dei funzionari del ministero per le Politiche agricole e alimentari, direzione per la qualità e per la tutela del consumatore, l’Associazione per la valorizzazione del prodotto tradizionale brovada, ha raggiunto un'altra importante risultato. La prossima tappa, dopo la pubblicazione del disciplinare sulla Gazzetta ufficiale, sarà la Comunità europea e nel giro di circa diciotto mesi, il Friuli Venezia Giulia potrà collezionare la nuova Dop.
Al termine dell’audizione, l’Associazione per la valorizzazione del prodotto tradizionale brovada, ha organizzato, in collaborazione con la Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, una tavola rotonda sul tema: “Brovada: radici profonde nella storia friulana e voglia di futuro” alla quale sono intervenuti Fulvio Mansutti, presidente dell’Associazione brovada, Francesco Del Zan dell’Ersa, Lanfranco Conte dell’università degli studi di Udine, Francesco Ciani dell’Ineq di San Daniele, Dario Ermacora presidente della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia e Luca Bulfone direttore centrale dell’assessorato regionale alle Risorse agricole. Moderatore dell’incontro il giornalista Adriano Del Fabro.
Ermacora, ha ricordato come Coldiretti attraverso il Ciase, il settore tecnico specialistico, abbia dal 2003 condiviso e sostenuto il progetto.
“L’iniziativa – ha rilevato il presidente di Coldiretti – ha il pregio di rafforzare le tradizioni e la cultura e con questi strumenti di indirizzare la comunicazione verso il mercato legandolo al nostro territorio. Il percorso – ha aggiunto Ermacora – va ora accompagnato attraverso un’adeguata promozione. Coldiretti – ha concluso il presidente – crede a questi progetti per i quali ci attendiamo un opportuno supporto da parte della Regione”.
Mansutti ha espresso la soddisfazione che finalmente la denominazione brovada possa essere tutelata. Ha quindi ricordato l’impegno dei produttori che si sono dedicati al progetto e con essi gli enti che hanno collaborato.
Del Zan ha quindi tracciato la storia e le origini della Brovada è ha affermato come questa sia ora un emblema per la nostra regione.
Conte ha ricordato come l’università si sia messa al servizio da un lato per garantire salubrità, sicurezza e qualità delle produzioni ma anche per salvaguardare un patrimonio che fa parte di un territorio.
Dal canto suo Ciani ha affermato come il Friuli Venezia Giulia con il riconoscimento della Dop potrà rimpossessarsi del nome brovada, favorire politiche rivolte alla qualità, ai controlli, alla garanzia dell’origine ma anche dare visibilità a un prodotto ricco di fattori che esprime sensibilità frutto della storia e del territorio.
Bulfone ha posto l’accento su come l’iniziativa sia un momento positivo di fronte alle numerose problematiche in cui si trova l’agricoltura.
“La brovada – ha detto in proposito – è un prodotto esclusivo del Friuli Venezia Giulia, che fa parte dell’economia regionale e che la Regione – ha affermato il direttore – non mancherà di sostenere e valorizzare attraverso un’adeguata promozione e iniziative di marketing”.
In conclusione è stata proiettata un’anteprima della ricerca-documentario sulla brovada realizzata dal Circolo culturale Il Colle di San Daniele del Friuli presentata dal presidente dell’associazione Maurizio Rinaldi. Al termine, molto gradita, si è svolta una degustazione di prodotti a base di brovada abbinati ai vini friulani.