La Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, dichiara forte preoccupazione per l’esito della riunione del comitato di sorveglianza, preceduto da un incontro tecnico, che si è espresso sui regolamenti di attuazione del Psr (Programma di sviluppo rurale).
“Comprendiamo – rileva il presidente Regionale della Coldiretti Dimitri Zbogar - che le dimissioni anticipate del Presidente della Regione hanno reso necessarie alcune accelerazioni, ma la fretta rischia di causare anche una condivisione parziale delle proposte di modifica e tutto questo svuota il senso della concertazione. Questo – sottolinea il presidente - non ha consentito un completo confronto con le organizzazioni professionali e così è rimasta irrisolta una serie di punti che riteniamo importanti e che rischiano di penalizzare e rendere meno efficace l’avvio della programmazione. Credo - conclude Zbogar – che la fretta non sia l’unica consigliera, che non si debba privilegiare il criterio dei tempi rispetto alla qualità dei progetti”.
“A nostro avviso – aggiunge il direttore regionale della Coldiretti Elsa Bigai - ci sono ancora tanti elementi dove la burocrazia graverà sulle imprese, basti pensare - spiega il direttore - alla necessità di presentare con i progetti perizie asseverate oltre che numerosi allegati tecnici. Preoccupante – rileva la Bigai – è che in una fase di avvio del Psr, che sta scommettendo sulla creazione di Progetti Integrati che per loro natura richiedono adeguati tempi di divulgazione, animazione e coinvolgimento degli attori (di fatto un’esperienza nuova per l’agricoltura del Friuli Venezia Giulia), la Regione si sia irrigidita privando le imprese agricole dell’opportunità di una duplice modalità di accesso al Psr: come partecipante ad un Piano Integrato e come accesso individuale”.
26 Febbraio 2008
Coldiretti sul PSR