23 Novembre 2010
Coldiretti sfida la Regione: invii in 15 giorni la risposta alle domande

RITARDI PSR, LE AZIENDE NON HANNO RESPONABILITÀ

“Non è colpa delle imprese l’utilizzo parziale delle risorse del PSR (progetto di sviluppo rurale). La colpa è dei tempi biblici che la Regione s’è presa (anni in luogo dei 120 giorni previsti dal regolamento redatto dalla medesima amministrazione regionale) per esaminare le domande di investimento e per stilare le graduatorie dei beneficiari ammessi a finanziamento”. Lo afferma il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora, replicando alle dichiarazioni rilasciate alla conferenza stampa di ieri dall’assessore regionale Claudio Violino, circa un utilizzo insufficiente di questa opportunità di finanziamento e aggiunge: “La verità è che le imprese hanno fatto molte domande presentate entro il 31 dicembre 2008, che molte delle risposte non sono ancora arrivate, che le risorse sono assolutamente insufficienti rispetto alle domande presentate, soprattutto per il capitolo dei giovani imprenditori, e che, nonostante gli scorrimenti di graduatorie annunciati, centinaia di imprese rimangono escluse. E nonostante ciò la Finanziaria regionale, così com’è stata impostata, non prevede nulla per farvi fronte”.

Coldiretti, che chiede alla Regione anche la riapertura dei bandi, considera infondati i timori di una possibile flessione degli investimenti per effetto della crisi economica. “E’ invece vero il contrario – prosegue Ermacora -. Purtroppo, non ci sono, come si è voluto far credere, risorse aggiunte dall’Unione Europea”.  
 
Sempre parlando di PSR, Coldiretti considera inoltre inaccettabili i ritardi di pagamenti delle misure agroambientali e delle indennità compensative per la zona montana o la mancata apertura dei bandi, previsti sempre in zona montana, per i Leader (sono milioni di euro che il Fvg rischia di perdere). Coldiretti, preoccupata del rischio “disimpegno”, non per la crisi, ma per i tempi biblici della Regione, lancia infine una sfida alla Regione: invii in 15 giorni a tutti i “nuovi” beneficiari le decisioni individuali di finanziamento (in altre parole l’ok al finanziamento). Vedrà che la risposta delle imprese sarà immediata e che non perderanno tempo per realizzare i progetti e utilizzare le risorse, anche perché in gioco è il loro futuro.