Dario Ermacora confermato alla presidenza di Coldiretti Fvg. Così ha deciso l’assemblea di Coldiretti del Fvg convocata lunedì 14 gennaio alle 11 per il rinnovo dei vertici regionali alla presenza del direttore regionale Angelo Corsetti e dei direttori provinciali, puntando sulla continuità per assicurare continuità alle politiche di rilancio di un settore, quello agroalimentare, che se da una parte evidenzia incrementi significativi nell’export (soprtrattutto con la viticoltura e le produzioni di grande qualità), dall’altro evidenzia settori in profondo sofferenza come quello della zootecnia da latte sopratutto. Il vice presidente e gli altri vertici saranno nominati prossimamente dal consiglio esecutivo composto dal presidente della Coldiretti di Pordenone Cesare Bertoia, da Rosanna Clocchiatti, presidente di Udine, Antonio Bressan, presidente di Gorizia e Dimitri Zbgobar, presidente di Trieste oltre che dai rappresentanti dei movimenti dei giovani, delle donne e dei pensionati. Nominati dall’assemblea i sette componenti del Consiglio direttivo: sono Martin Figelj di Gorizia, Alessandro Muzina di Trieste; Franco Baselli di Travesio, Bruno Spinato di Fontanafredda, Nadia Biasutto di Rauscedo, Germano Zorzettig di Cividale del Friuli e Graziano Zanello di Talmassons.
“Questi 4 anni – ha detto Ermacora ringraziando per la fiducia - non sono stati facili. La crisi ha colpito tutti i settori economici. In questo contesto l'agricoltura forse è stata fra quelli che ha subito una penalizzazione minore sia in termini produttivi sia occupazionali, ma non siamo rimasti indenni. I costi di produzione sono lievitati enormemente (uno per tutti: l'energia) così come sono aumentati gli oneri fiscali (pensiamo solo all’Imu), ma sono soprattutto la concorrenza sleale e l'agropirateria che danneggiano il settore primario e contro di esse l'impegno di Coldiretti è costante e deciso”.
Ermacora, che ha evidenziato come le imprese agricole in questi anni abbiano continuato a produrre ed investire, pur tra mille difficoltà dovute soprattutto all'insufficiente remunerazione di alcuni prodotti ed al calo dei consumi, non ha negato come alcune situazioni di sofferenze finanziarie abbiano interessato il settore e infatti ha superato ogni previsione il ricorso del settore al Fondo anticrisi attivato dalla Regione attraverso il Fondo di Rotazione. Dal 2009 sono stati stanziati complessivamente per il settore agricolo e agroalimentare 80milioni di euro, tutti erogati (più che negli altri settori); a questi si devono aggiungere ulteriori 20milioni deliberati nel dicembre scorso. Una vera boccata d'ossigeno per le nostre imprese in un momento in cui non era e non è facile accedere al credito bancario.
Fra i progetti ai quali dovrà essere garantita continuità il marchio FAI, Firmato Agricoltri italiani e la filiera del pane friulano frutto dell'accordo fra Consorzio Agrario e CoopConsumatori. Ma al centro dell’attività sindacale di Coldiretti nel prossimo mandanto spicca quello di “ricostruire con l’Amministrazione regionale che risulterà eletta un clima di collaborazione nel rispetto e riconoscimento dei rispettivi ruoli”. In questo rapporto che Coldiretti si augura rinnovato porterà sul tavolo di confronto una serie di proposte e di richieste come sollecitare la Regione a mettere a punto un programma di interventi per lo sviluppo delle imprese agricole con risorse finanziarie adeguate ma anche, considerate le difficoltà economiche, provvedimenti normativi per semplificare le procedure, alleggerire gli oneri burocratici e per migliorare la capacità di spesa; rinnovare la richiesta alla Regione di predisporre un programma pluriennale di interventi infrastrutturali per il comparto agricolo, in primis la rete irrigua in attuazione della proposta avanzata dai Consorzi di bonifica; sollecitare la Regione per l’avvio di un’effettiva attività di partenariato in preparazione del prossimo Programma di Sviluppo Rurale e proseguire con determinazione nel progetto avviato da Coldiretti per la valorizzazione delle produzioni agricole e per il rafforzamento del peso delle imprese agricole nelle filiere agroalimentari.