29 Luglio 2011
Blasizza: “Gravi conseguenze sulle famiglie dei pensionati”

FEDERPENSIONATI COLDIRETTI FVG “LA MANOVRA COLPISCE I PIÙ DEBOLI”

A Federpensionati Coldiretti Fvg non piace la manovra finanziaria appena varata dal Governo nazionale. Pur “apprezzando la rapidità con cui il Parlamento ha approvato lo strumento per arginare le speculazioni che hanno interessato nei giorni scorsi il nostro Paese – afferma Ennio Blasizza, presidente di Federpensionati Coldiretti Fvg -  non possiamo non esprimere “forte preoccupazione per le gravi conseguenze che si abbatteranno sui coltivatori pensionati e le loro famiglie a causa delle nuove misure legislative”, soprattutto perché non sono state attuate “soluzioni eque che non generano sospetti”. L’introduzione dei ticket sanitari, applicati anche in Fvg,  l’addizionale nazionale sulle prescrizioni farmaceutiche, i tagli lineari e indistinti previsti sulle agevolazioni fiscali, i riflessi negativi sul welfare territoriale a causa dei continui tagli di risorse finanziarie alle Regioni e agli Enti Locali, già posti in grande difficoltà dal patto di stabilità, sono segnali negativi che dimostrano la scarsa attenzione riservata agli anziani e a chi ha maggiore bisogno di cure.
Federpensionati Coldiretti Fvg chiede, dunque, “maggiore attenzione per le popolazioni rurali che vedono continuamente ridursi i servizi pubblici presenti nelle loro aree e il potere di acquisto delle pensioni, spesso limitate all’importo del trattamento minimo”. Secondo Blasizza la manovra “oltre ad essere molto sbilanciata e deludente, risulta fortemente penalizzante per i ‘deboli’ e molto lieve per i ‘forti’, in quanto non ha affrontato con la necessaria determinazione la lotta all’evasione fiscale e l’abolizione dei tanti Enti inutili che creano un diffuso ed equivoco dispendio di risorse”.

E’ arrivato, secondo Federpensionati, il tempo di “fare scelte politiche più responsabili dal punto di vista sociale,  mirate ad un risparmio selettivo che colpisca le ampie fasce di sprechi ancora presenti nel nostro sistema politico ed economico, recuperando invece risorse per  sostenere le famiglie ed i pensionati, per favorire una ripresa che apra prospettive di lavoro e benessere anche per i nostri giovani”.