9 Settembre 2009
AGRICOLTURA, STAGIONE A CHIARO SCURI MA PREZZI SEMPRE PESANTI. Produzioni in calo dal 15 al 5%

Ermacora, ridurre i costi di produzione e rilanciare la cooperazione.

E’ tempo di bilanci anche per l’agricoltura del Fvg che, dopo una stagione meteorologica tutto sommato positiva, se si escludono alcuni casi isolati di danni da maltempo, raccoglie i frutti del lavoro. Proprio per il gran caldo di luglio e d’agosto, la stagione è in anticipo rispetto allo scorso anno. La carenza di precipitazioni non ha compromesso la produzione di mais e di soia nelle aree non irrigate ma si evidenziano flessioni nelle produzioni di tutti i principali prodotti, dal mais alla soia, dall’uva alla frutta. Produzioni in flessione dal 15 al 5%.

Il mais. Il vero problema, per quanto riguarda il mais, è il prezzo. Spiega Andrea Lugo della Coldiretti del Fvg che la stagione di raccolta si apre sui 9 euro al quintale, molto più bassi dello scorso anno in cui si era aperto intorno ai 12 euro al quintale. Come accennato le rese sono sostanzialmente buone attestandosi sulla media regionale classica dei 100 quintali ettaro con punte anche di 135-140 nelle zone irrigue, mentre nelle altre, salvo casi particolari, si sono raggiunti anche i 90 q/ha. Il prodotto sembra di buona qualità anche se alla raccolta sta risultando in genere molto secco e quello proveniente da zone non irrigue con peso specifico un po’ troppo basso. Comunque in termini di quantità e qualità il 2009 sembra essere migliore delle due annate critiche del 2006 e del 2003 e si può affermare (al di là del prezzo) che l’80% del raccolto previsto è stato portato a termine. Pressoché stabili i costi di produzione anche in forza della maggiore attenzione degli agricoltori nelle pratiche agronomiche.

La soia. Ancora presto secondo Coldiretti per fare previsioni. La carenza di piogge in agosto ne ha compromesso il raccolto e si rischia di scontare a fine campagna problemi di raccolti insufficienti. Per quanto riguarda i secondi raccolti, la soia si presenta molto rigogliosa e induce a ritenere che anche la produzione sia su livelli interessanti, ma l’andamento climatico dell’ultimo periodo potrebbe comunque avere influito sull’ingrossamento dei baccelli, pertanto solo alla raccolta si potrà dare una valutazione precisa sull’andamento del 2009.

Frumento e orzo. Dopo il forte incremento nel 2008 si registra un calo dovuto più che altro all’andamento dell’annata agraria. Le piogge, nel periodo autunnale, hanno ostacolato le semine, condizionando le scelte degli agricoltori, mentre quelle primaverili hanno creato difficoltà al normale andamento delle colture. La diminuzione delle superfici investite a cereali autunno-vernini è compensata da un significativo aumento delle superfici investite a colture industriali (colza, soia, girasole) e da un incremento meno marcato delle superfici destinate a prati avvicendati (erba medica ed altri prati avvicendati), di quelle messe a riposo (set- aside) e di quelle non coltivate.

Uva. In Fvg si scontano problemi registrati nelle prime fasi fenologiche e questo potrebbe determinare una flessione produttiva rispetto l’anno precedente. Per alcune varietà come Cabernet sauvignon, Cabernet franc e Pinot grigio, si sono osservate difformità nel germogliamento. In alcune zone del pordenonese si sono verificati diversi fenomeni grandinigeni che hanno compromesso le produzioni. Nel complesso lo stato di salute dei vigneti è comunque buono. Per quanto concerne la peronospora, nonostante desti sempre preoccupazione, non si sono rilevati attacchi significativi. In Friuli Venezia Giulia è stimata una produzione di  970.000 ettolitri con una flessione del 5%. Il mercato dei vini all'ingrosso è poco dinamico. L'offerta mira a mantenere i prezzi del 2008, ma si ritiene che per la stragrande maggioranza delle tipologie essi saranno abbattuti, con punte anche del 15-20% sul 2008. La richiesta premia maggiormente i prodotti bianchi rispetto ai rossi.

Patata. Si riscontra un calo di produzione legato principalmente alle  intense e durature piogge primaverili che hanno favorito ristagni vari ostacolando le semine e costretto almeno l'80% delle aziende a riseminare per la seconda volta. Oltre a ciò vanno aggiunte le grandinate ed il caldo intenso dell'ultimo mese. Per tutte queste  cause si è avuta una notevole diminuzione della produzione, infatti nel 2008 la quantità ad ettaro era di circa  400 q/ha mentre quest'anno si è attestata sui 300 q/ha. 

Actinidia. Stima difficile ad oggi, ma ci dovrebbe essere un calo produttivo (contenuto  intorno al 5%) sempre a causa delle grandinate.

Melo. Le mele golden presentano una  contrazione delle produzioni con un calo anche del 15% rispetto all'anno precedente. Un calo fisiologico legato al fenomeno dell'alternanza delle annate. Quantità costanti per le altre varietà (royal gala, stark). Il calo di produzione sul totale si attesta quindi attorno al 6%.

Latte. L
a produzione di latte non ha subito cali nella resa media alla stalla durante l’anno in corso. Anzi, in relazione al periodo di gran caldo che annualmente si verifica, il corrispondente calo produttivo si è verificato in misura minore al passato, in quanto si è riscontrato maggiormente nel mese di agosto piuttosto che nei precedenti mesi. La qualità inoltre dei foraggi per l’alimentazione si può ritenere molto buona in considerazione soprattutto del buon andamento climatico che ha favorito con le continue precipitazioni i buoni raccolti. Il prezzo pagato ai produttori è invece in forte calo: dai 33,16 centesimi al litro del giugno 2007, che era già bassissimo, siamo scesi a 31,66 centesimi con un caldo del 16, 88%. 

Carni. Per quanto concerne la carne bovina i prezzi si sono mantenuti interessanti fino al mese di luglio per poi subire un calo costante ma deciso, non si prospetta una risalita del prezzo tant’è che in queste settimane i mercati più importanti hanno rivisto i listini al ribasso. Per quanto riguarda il settore suinicolo non si ravvisano prospettive di miglioramento anche se nel periodo estivo, ma questo rientra nella normalità, c’è stata una boccata d’ossigeno, però i prezzi sono solo leggermente superiori ai costi di produzione, considerando quindi i mesi trascorsi la situazione degli allevatori rimane molto critica se non addirittura drammatica per certe realtà.

Insomma un’annata non eccezionale nella produzione, con cali generalizzati ma non drammatici e con punto d’eccellenza nelle aree irrigue nei seminativi, nelle uve e nella frutta. Ma con prezzi in perenne sofferenza.

La proposta. Secondo il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora questa situazione non è sostenibile a lungo. Occorre intervenire contemporaneamente su due fronti. Da un lato – spiega – occorre insistere sull’affinamento delle tecniche colturali e allevatoriali per ridurre ulteriormente i costi di produzione; dall’altro occorre rilanciare e potenziare il ruolo della cooperazione per la riduzione dei costi di essiccazione e di commercializzazione e rafforzare la capacità di penetrazione e presenza sui mercati sempre più competitivi dei seminativi, del vino, dei prodotti ortofrutticoli e lattiero-caseari. Infine, occorre identificare sempre di più con marchi i nostri prodotti: il Fvg è terra riconosciuta per laboriosità, onestà, qualità diffusa e quindi occorre spingere in maniera continua sulla promozione del brand Fvg, agroalimentare ma non solo.   

Superfici investite in Friuli V.G. (ha)

Coltura 2008 2009 Var. %
MAIS 85.320 67.603 - 20,7
SOIA 24.593 44.738 + 81,9

Fonte: ISMEA/ISTAT/MiPAF

Superfici nazionali (ha)

Coltura 2008 2009 Var. %
FRUMENTO TENERO 714.075 571.918 - 20,0
ORZO 345.829 293.884 - 15,1

Fonte: ISMEA/ISTAT/MiPAF

Superfici area Nord-Est (ha)

Coltura 2008 2009 Var. %
FRUMENTO TENERO 303.449 312.401 + 2,9
ORZO 53.887 53.627 - 0,5

Fonte: ISMEA/ISTAT/MiPAF

Superfici Friuli V.G. (ha)

Coltura 2008 2009 Var. %
FRUMENTO TENERO 15.289 12.279 - 19,7
ORZO 13.032 8.499 - 34,8

Fonte: ISMEA/ISTAT/MiPAF

Analogamente alla superficie, anche la produzione di cereali autunnali nel 2009 ha registrato quindi un calo, dovuto in parte alle minori superfici ed in parte all’andamento dell’annata agraria.

Produzioni nazionali (q)

Coltura 2008 2009 Var. %
FRUMENTO TENERO 39.407.420 29.552.769 - 25,1
ORZO 13.259.200 10.705.322 - 19,3

Fonte: ISMEA/ISTAT/MiPAF

Produzioni area Nord-Est (q)

Coltura 2008 2009 Var. %
FRUMENTO TENERO 18.315.720 17.449.464 - 4,8
ORZO 2.732.000 2.695.593 - 1,4

Fonte: ISMEA/ISTAT/MiPAF

Produzioni Friuli V.G. (q)

Coltura 2008 2009 Var. %
FRUMENTO TENERO 737.310 712.000 - 4,5
ORZO 526.812 395.029 - 25,1

Fonte: ISMEA/ISTAT/MiPAF