19 Settembre 2008
Agricoltura di montagna.

“L’aiuto previsto dalle norme comunitarie per le aziende agricole che operano nelle zone svantaggiate, a titolo di compensazione per il minor reddito, per risultare efficace deve essere liquidato nei tempi previsti”.
Questo è il commento del presidente della Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Dimitri Zbogar riguardo alle indennità compensative. “In caso contrario – aggiunge - il ritardo rappresenta un ulteriore svantaggio in quanto non consente alle imprese agricole di far fronte agli impegni assunti. Non è accettabile – sottolinea il presidente - che a distanza di un anno, dalla presentazione delle domande per l’indennità compensativa relativa al 2007, i beneficiari non abbiano ancora ricevuto il premio”.
Il numero di aziende agricole interessate è rilevante: mille e 100 sono le domande presentate nel  2007 soltanto dalla Coldiretti e mille e 200 per il 2008, tutte ancora senza una risposta. Nel 2006 risultano liquidate mille e 459 rispetto alle mille e 600 presentate.
Il direttore della Coldiretti regionale Elsa Bigai in merito alla questione spiega: “Per accelerare i tempi di istruttoria era stato chiesto ai Caa (Centri di assistenza agricola) di correggere tempestivamente le anomalie rilevate dal sistema informatico di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Spiace constatare - rileva la Bigai -  che il lavoro svolto nella scorsa primavera purtroppo non è servito a raggiungere l’obiettivo di ridurre  il periodo di liquidazione rispetto al passato.”
Zbogar al proposito aggiunge: “Oltre a questo, dobbiamo registrare che molte delle aziende coinvolte si trovano in una situazione di difficoltà, poiché la mancanza di questi aiuti incide in maniera notevole sul bilancio della propria impresa e di conseguenza su quello della famiglia coltivatrice. C’è, di fatto - continua il presidente - anche il rischio dell’abbandono dell’attività da parte di queste aziende che operano in territori marginali, che già soffrono dell’esodo delle popolazioni e del conseguente degrado del territorio. Dare risposte certe a chi si impegna a tutelare e a salvaguardare con la propria attività queste aree - conclude Zbogar - non è solo un diritto di questi imprenditori, ma è anche un dovere per la collettività”.
Coldiretti a questo proposito chiede alla Regione di intervenire urgentemente nei confronti di Agea affinché, come per altre domande (agroambiente e forestazione) sia attivato un intervento provvisorio, in modo tale che le aziende possano usufruire quantomeno di un anticipo sul premio spettante.
 “Ancora una volta paghiamo l’inefficienza di un sistema che fa riferimento ad un organismo pagatore nazionale – afferma la Bigai - con il quale è sempre più difficile operare e dialogare per risolvere i problemi in tempi compatibili con le esigenze delle imprese. Una gestione regionale  probabilmente sarebbe in grado di dare risposte più concrete e soprattutto in tempi rapidi. Pertanto – conclude il direttore - l’invito di Coldiretti alla Regione è che sia presa in considerazione l’opportunità di istituire l’organismo pagatore regionale che dovrebbe garantire uno snellimento delle procedure burocratiche e agevolare le erogazioni in agricoltura.”