3 Ottobre 2009
Agea e Coldiretti alleati a difesa del provvedimento

QUOTE LATTE, LE MULTE SONO SOLO SOSPESE

Le multe per chi ha sforato la produzione di latte non sono state annullate dal Tar del Lazio, ma sono state solo sospese fino alla prossima seduta del tribunale amministrativo fissata il 25 gennaio. Lo afferma la Coldiretti del Fvg che annuncia che la confederazione nazionale è scesa in campo in difesa della legalità e del rispetto delle norme. “Con un atto di intervento – spiega il direttore Elsa Bigai – Coldiretti si è costituita nel giudizio a sostegno della legittimità delle intimazioni (i solleciti di pagamenti di Agea a chi ha spafonato). Attraverso lo strumento processuale dell’intervento ad opponendum, la Coldiretti – spiega ancora Bigai - ha affiancato Agea nella difesa delle ragioni che sono alla base delle scelte operate dal legislatore con la legge n. 33, fortemente voluta dal ministro Luca Zaia, sostenendo che la ripetuta violazione delle regole in materia – sia in termini di mancato pagamento del prelievo supplementare dovuto nel caso di produzione eccedente le quote assegnate ai produttori, sia in termini di mancata contabilizzazione del latte prodotto  “in nero” – hanno fatto sì che in questi anni si è avuta l’immissione sul mercato di notevoli quantitativi di latte a costi ridotti, con incidenza negativa sul prezzo del latte ed evidente danno per i produttori che continuano a rispettare il regime comunitario delle quote”.

“Coldiretti – aggiunge il presidente Dario Ermacora - sostiene la legittimità delle intimazioni di Agea finalizzate a garantire, nel rispetto di un principio fondamentale della normativa comunitaria, il recupero a carico dei singoli produttori debitori degli importi da essi dovuti e già anticipati all’Unione Europea dallo Stato”. Secondo Coldiretti, infine, la scelta del legislatore di assegnare aumenti di quota agli “splafonatori” è stata motivata con la necessità di conseguire un maggior equilibrio tra quote individuali e produzione nazionale sul presupposto, tuttavia, che gli stessi produttori eccedentari regolarizzassero le proprie posizioni debitorie pregresse attraverso il versamento fortemente diluito nel tempo.