ARRIVANO GLI ISPETTORI DI GALAN COLDIRETTI SOSPENDE IL PRESIDIO
Ma resta in mobilitazione
Arrivano nel pordenonese gli ispettori del ministro Giancarlo Galan, il presidente Renzo Tondo si fa garante del rispetto della legalità, il governatore Luca Zaia tuona contro chi non si muove e mette a rischio inquinamento il Veneto, rappresentanti istituzionali e politici di ogni livello si schierano a fianco di Coldiretti. Così Coldiretti decide di sospendere il presidio davanti alla Prefettura di Pordenone attivato venerdì 30 luglio dopo una conferenza stampa nella sede di Pordenone alla quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio regionale Eduard Ballaman, il consigliere regionale Renzo Colussi, il presidente nazionale dell’Aiab Andrea Ferrante e il vice presidente nazionale Slow Food Silvio Barbero.
“E’ un segnale di ulteriore fiducia e rispetto che vogliamo dare alle istituzioni, specie al ministro delle Politiche Agricole – spiega il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora – ma ci aspettiamo tempestività e alla prova dei fatti attendiamo in primis il ministro Galan e il governatore Tondo”.
Da questa mattina, quindi, non c’è presidio della Coldiretti e dei volontari delle altre associazioni che hanno alla task force uniti contro gli Ogm che comprende tra gli altri Legambiente, Wwf, Aiab, Greenpeace e Slow-food. Ma Coldiretti non sta comunque con le mani in mano. Anzi è partito, come spiega il direttore Elsa Bigai, il piano di monitoraggio per verificare l’esistenza di contaminazioni nei campi di mais coltivati in prossimità di quelli illegali. “I soci – afferma Bigai - ci chiedono di intervenire per verificare ciò che è avvenuto: abbiamo un laboratorio certificato e "rapido" a cui far pervenire i campioni e il lavoro é partito. Mapperemo i siti e, in presenza di contaminazioni, scatteranno le azioni legali contro chi le ha determinate".
Coldiretti sta anche costituendo un pool di legali per dare l’assistenza necessaria ai coltivatori che, avendo subito danni, chiederanno risarcimento. "Non accetteremo che chi ha rispettato le leggi – rileva Elsa Bigai – debba essere costretto a pagarne le spese".
“Nel frattempo – conclude Ermacora – ci attendiamo che la Regione, come ha assicurato il presidente del Consiglio Ballaman, voglia approvare la proposta di legge presentata da Coldiretti e dalle associazione che aderisco alla task force sulle “norme in materia di tutela della biodiversità e dei prodotti agroalimentari di qualità e tradizionali del territorio regionale dall’emissione deliberata in ambiente di organismi geneticamente modificati (Ogm)”, proposta alla quale hanno aderito tutti i capi gruppo in Consiglio regionale.