GELATE, VERTICE IN COLDIRETTI
Ma le imprese non hanno visto ancora nulla.
Le gelate dello scorso inverno, che hanno messo in ginocchio le imprese agricole del Friuli, sono state al centro il tardo pomeriggio di venerdì 26 novembre di un vertice organizzato da Coldiretti della provincia di Udine con i presidenti di sezione dei comuni colpiti da gelate per valutare le ulteriori azioni da porre in essere al fine di ottenere le tanto attese risposte da parte delle pubbliche autorità. Infatti, ad oggi – è stato evidenziato – nessuna impresa ha ricevuto nulla ed anche se c’è fra gli imprenditori agricoli di Coldiretti la consapevolezza degli oggettivi vincoli normativi che rendono complessa la soluzione del problema, Coldiretti evidenzia la straordinarietà dell’evento, la dimensione dei danni subiti, il rischio di chiusura di molte imprese. Oltre ai ritardi, infine, c’è un grave problema finanziario legato alla carenza delle risorse destinate al settore agricolo nella finanziaria regionale 2011. Proprio per scongiurare la chiusura di imprese agricole, Coldiretti ha ribadito la necessità che la Regione metta mano al portafogli per reperire maggiori risorse e nel contempo individui dei criteri nell’assegnazione dei fondi che debbono essere prioritariamente assegnati alle imprese che debbono ripristinare gli impianti di kiwi, vigneto, melo, pesco e olivo. “Questa è la linea del Piave da cui non retrocedere”, ha detto il direttore di Coldiretti Elsa Bigai.
Coldiretti è infatti preoccupata per il malessere che sta crescendo nelle campagne friulane e soprattutto nei 30 Comuni della Bassa friulana dove si sono verificati gli eventi calamitosi. I danni da gelo sono ingenti: oltre una decina di milioni di euro in un’area di oltre 670 ettari. Il settore vitivinicolo denuncia oltre 3.400 mila euro di danni per viti da reimpiantare in oltre 170 ettari e 356 mila euro di mancata produzioni in oltre 178 ettari. Il melo ha subito danni totali (necessità di reimpianto) per quasi un milione di euro in una ventina d’ettari e 70 mila euro per mancata produzione i 22 ettari. Ingenti i danni anche per il pesco (350 mila euro per reimpianti) e 135 mila euro per mancata produzione. Drammatici i danni ai kiwi: oltre 4 milioni di euro.
Il presidente di Coldiretti del Fvg Dario Ermacora ha già scritto una lettera all’assessore regionale all’agricoltura Claudio Violino, per sollecitare un finanziamento straordinario e un intervento a livello governativo volto ad ottenere un’idonea copertura del Fondo di solidarietà nazionale, che risulta ad oggi sguarnito. Anche il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti ha scritto, chiedendo solidarietà, ai sindaci dei 30 comuni della Bassa Friulana.
I 30 comuni colpiti: Aiello del Friuli; Aquileia; Bagnaria Arsa; Basiliano; Bertiolo; Bicinicco; Camino al Tagliamento; Campolongo al Torre-Tapogliano; Castions di Strada; Cervignano del Friuli; Codroipo; Fiumicello; Flaibano; Gonars; Latisana; Lestizza; Mereto di Tomba; Mortegliano; Palazzolo dello Stella; Pocenia; Porpetto; Precenicco; Reana del Rojale; Ronchis; Ruda; San Giorgio di Nogaro; Sedegliano; Talmassons; Teor e Varmo.