8 Ottobre 2014
IL CROLLO DEL PREZZO DEL MAIS FA CHIUDERE LE IMPRESE AGRICOLE

“Con una miglior organizzazione della filiera del mais (acquisti collettivi delle materie prime e razionalizzazione dell’essiccazione e commercializzazione del prodotto) è possibile recuperare alle imprese agricole almeno 1 euro al quintale che significa almeno 150 euro a ettaro, se consideriamo le rese di quest’anno”. Lo ha detto stamani, nel corso di una conferenza stampa, il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora, affiancato dal direttore Danilo Merz. “Con la remunerazione di quest’anno (10,40 euro al quintale) le aziende chiudono e quindi – ha detto ancora Ermacora - non c’è altra strada che quella dell’aggregazione delle strutture che essiccano e commercializzano il mais per assicurare una maggiore marginalità alle imprese”. Lo stesso vale per la soia che quest’anno viene pagato solo 30 euro al quintale. Da qui l’appello alla Regione e alla cooperazione per fare uno sforzo, ognuno per la sua parte, di razionalizzazione della filiera in modo di ridurre i costi. Sono oltre 13 mila e 300 le imprese agricole che coltivano cereali in Fvg.

“In Francia – ha detto ancora Ermacora – ci sono solo due grandi gruppi per la gestione del mais e dei seminativi, mentre in Fvg sono decine (per l’esattezza sono  42 i centri di stoccaggio di cui 12 sono cooperative delle quali 9 sono essiccatoi con 13 centri stoccaggio + 21 centri raccolta, 3 cooperative senza essiccazione e con 6 centri raccolta) gli essiccatoio privati e cooperativi. Anche i Comuni hanno avviato processi di fusione e di associazionismo, dobbiamo farlo anche noi”, conclude Ermacora che invita la Regione a svolgere la regia di un processo aggregativo che andrebbe premiato (così come per i Comuni) anche finanziariamente.

Il direttore Merz ha illustrato i dati del settore dei seminativi. La superficie coltivate a mais nel 2014 è stata di 65.000 ettari con un calo di circa 12.000 ettari (pari al 18-20%) rispetto il 2013. La soia è stata coltivata su 50.000 ettari con un aumento di circa 10.000 ettari rispetto il 2013 (pari a circa il 20% in più) considerando primo e secondo raccolto.

Al 4 ottobre sono stati trebbiati il 25% del mais e il 15% di soia. Rispetto al 2013 la produzione di mais è cresciuta del 15% mentre quella della soia del  5 -8%