L’incontro è stato definito cordiale e propositivo dalle parti anche se le richieste di Coldiretti Fvg all’assessore regionale all’ambiente Luca Ciriani sono state ferme e puntuali. Tre i temi trattati dal presidente di Coldiretti Dario Ermacora e dal direttore Angelo Corsetti: l’elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia; la ridelimitazione delle aree agricole sottoposte a vincolo in base alla direttiva nitrati ed infine un freno alla costruzione di mega parchi fotovoltaici in aree agricole. L’assessore Ciriani ha ascoltato con attenzione e ha ringraziato per la disponibilità alla collaborazione offerta da Coldiretti per dare a tutti e tre i problemi la miglior soluzione condivisa.
Sull’elettrodotto, meglio sul suo percorso, ha annunciato la convocazione a breve di tutti i comuni interessati per analizzare reali e concreti interventi di mitigazione dal punto di vista ambientale. Agli incontri – ha precisato l’assessore Ciriani – sarà invitata a partecipare anche la Coldiretti. Lo stesso modello di lavoro sarà utilizzato per la questione nitrati per la quale l’assessore si è impegnato a convocare un tavolo tecnico, insediato oltre un anno fa, al quale dovranno sedere anche le associazioni di categoria. Obiettivo: il ridisegno del perimetro dell’area vincolata. Infine sui mega parchi fotovoltaici l’assessore Ciriani, condividendo le preoccupazioni di Coldiretti, ha detto che “sono ormai maturi i tempi per una regolamentazione della materia”.
Il presidente Ermacora e il direttore Corsetti hanno ringraziato l’assessore per l’interesse auspicando azioni concrete in breve. Ermacora, in particolare, parlando dell’elettrodotto, ha detto di non essere contrario a priori su questa come su altre infrastrutture, “a patto però che le conseguenze ambientali non ricadono sulle spalle delle imprese agricole che hanno fondato la loro economia non solo sui prodotti di qualità ma anche su un territorio di grande qualità”. A questo proposito Ermacora, che ha consegnato a Ciriani le risultanze di uno studio predisposto dall’Università di Udine che evidenzia l’impatto negativo sul settore agricolo, ha ricordato la disponibilità delle organizzazioni agricole a collaborare per individuare il più possibile elementi per un minor impatto sul territorio che rappresenta sempre di più uno dei valori certi in termini di turismo e tutela dell’ambiente.
Per quanto riguarda la questione nitrati Ermacora ha chiesto che l’assessorato all’ambiente, di concerto con quello all’agricoltura, si attivino per rivedere finalmente, di concerto a tutti gli attori che hanno responsabilità in materia, le aree sottoposte ai vincoli alla luce dell’indagine commissionata dall’assessorato all’agricoltura all’Università di Graz che ha stabilito come l’agricoltura non sia la principale responsabile dell’inquinamento della laguna di Marano. Infine la questione dei mega parchi fotovoltaici, spesso realizzati da investitori stranieri che prendono in affitto vaste aree di terreni agricoli in zone vocate per realizzare progetti speculativi. “Non siamo contrari nemmeno al fotovoltaico – ha detto Ermacora – ma occorre regolamentarlo e serve con tempestività una norma urbanistica che limiti e regolamenti, per quanto possibile, questo tipo di speculazioni che poco o nulla lasciano al territorio”.