16 Marzo 2012
ERMACORA ALL’ATTACCO DEL MINISTRO CLINI SUGLI OGM

“Mentre il ministro Passera fa un passo determinante su Simest, la società partecipata dal Governo che commercializza come italiani bene agroalimentari  prodotti in Romania, le dichiarazioni del ministro dell'ambiente Corrado Clini sugli Ogm riportano indietro l’Italia di 20 anni”. Lo afferma il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora che parla di un governo piuttosto contradditorio nei confronti dell’agricoltura. “Da una parte, soprattutto grazie alle battaglie di Coldiretti, il Governo annuncia la cessione da parte della finanziaria del Ministero dello Sviluppo economico  Simest delle quote di partecipazione in Lactitalia, la società che produce fra l’altro in Romania i formaggi pecorino e caciotta che fanno concorrenza alle produzioni del vero Made in Italy, dall’altro il ministro Clini, intervenendo sugli Ogm, dimostra una grande sottovalutazione e disattenzione nei confronti del valore del made in Italy che ha portato in piazza anche in Fvg Coldiretti con l’Alleanza di consumatori ed ambientalisti che condividono la battaglia per una Italia libera da Ogm insieme anche "a centinaia di comuni e regioni che hanno più volte chiesto al governo di esercitare la clausola di salvaguardia per vietare precauzionalmente la coltivazione degli Ogm in Italia”.

Aggiunge  Ermacora: “A differenza di quello che dichiara il ministro tecnico, l’ingegneria genetica e la transgenesi non c'entrano niente con il formaggio Montasio, il prosciutto di San Daniele, i vini e gli insaccati del Fvg, e con altri prodotti di qualità del Fvg e di tutta Italia, prodotti che subiranno gravi danni economici dalle dichiarazioni superficiali ed inopportune. Bisogna conoscere - prosegue Ermacora  - la differenza tra gli incroci e gli ibridi rispetto all'ingegneria genetica”.

“Gradiremmo - conclude Ermacora - che il ministro si occupi a tempo pieno di energie rinnovabili adottando finalmente quel decreto sugli incentivi che attendiamo ormai da molti mesi così come gradiremmo la sua attenzione al tema del recupero energetico degli effluenti di allevamento per la produzione di biogas invece di creare l’illusione di colture no food che magari saremmo costretti a importare dai Paesi del sud già oggetto di deforestazione”.

Ermacora, riguardo a Simest, ricorda la grande mobilitazione di Coldiretti in tutta Italia e in Fvg dove centinaiadi comuni, le camera di commercio e le province hanno adottato delibere con le quali si denunciava che le operazioni di sostegno dell’Italian sounding, da parte della Simest, determinano danni gravi in quanto bloccano ogni potenzialità di crescita delle imprese italiane a causa della “saturazione”del mercato con prodotti che richiamano qualità italiane senza essere di origine nazionale, impedendo ai consumatori di effettuare una corretta comparazione sulla base della diversa qualità e convenienza con  prodotti autentici del Made in Italy.