Preoccupa fortemente Coldiretti la situazione in cui versa Latterie Friulane, la più importante cooperativa alimentare del Fvg che ha recentemente presentato alle associazioni di categoria del mondo agricolo e della cooperazione un piano di rilancio. La situazione dell’azienda di Campoformido è stata infatti oggi al centro di un vertice della giunta regionale della più grande associazione di categoria del mondo agricolo che, oltre ad esprimere forte preoccupazione per le maestranze, si dichiara allarmata per le conseguenze che potrebbero derivare ai soci conferitori, e cioè alle aziende zootecniche che conferiscono il latte a Latterie Friulane e che percepiscono solo 0,35 centesimi al litro, uno dei compensi più bassi a livello nazionale nonostante il latte prodotto sia fra i migliori in Italia. “Da troppi mesi – è stato evidenziato – le imprese zootecniche vendono il prodotto sotto costo e lavorano in perdita. Non si può continuare ovviamente così”.
La Giunta regionale di Coldiretti, che sottolinea come il piano di rilancio proposto dai vertici di Latterie Friulane, contraddicendo gli impegni che l’attuale management s’era assunto al suo insediamento, giunga in ritardo e cada quindi in una situazione resa oggettivamente più difficile dalla crisi, denuncia anche la mancanza di un piano strategico di rilancio del marchio, dei prodotti e del mercato accanto alle pur necessarie operazioni di riorganizzazione della produzione, rese indispensabili dopo aver rilevato la cooperativa Cometa di Spilimbergo, e gli investimenti in ammodernamento dei macchinari. La giunta di Coldiretti, infine, evidenzia come sia anche ormai non più rinviabile una revisione della governance visto che i rapporti all’interno del consiglio di amministrazione sono mutati nel tempo a seguito dell’ingresso di nuovi soci (cooperative) incrinando il rapporto con la base sociale, composta da un centinaio di imprese zootecniche.