11 Maggio 2010
Per 300 aziende danni per qualche decina di milioni di euro

GELATE IN PIANURA, IMPRESE A RISCHIO COLDIRETTI ALLA REGIONE: INTERVIENI

Impianti di kiwi e di olivi distrutti completamente dal gelo. Su molte varietà di viti e soprattutto sui nuovi impianti danni totali. Sui vigneti più vecchi occorre attendere la ripresa vegetativa, che stenta a ripartire viste le condizione climatiche e poi verificare. Il Merlot, il Pinot Grigio e il Prosecco le varietà che hanno subito danni maggiori. Su melo e pero, a seconda della varietà, si parla della necessità di sostituire dal 40 all’80% delle piante. Si stimano danni per alcune decine di milioni di euro, all’incirca 15, per ora, ma Coldiretti saprà essere più precisa una volta che avrà elaborato le schede consegnate alle 300 imprese agricole che hanno partecipato lunedì sera 10 maggio all’incontro di Bertiolo. Il quadro che ne è emerso è allarmante. E la preoccupazione delle imprese era palpabile. All’incontro di Bertiolo all’auditorium comunale, anche molti sindaci e amministratori locali. Coldiretti, che ha organizzato l’incontro, era rappresentata da Andrea Lugo, responsabile regionale CAA Coldiretti, e dal vice direttore provinciale Claudio Bressanutti, che hanno sottolineato la necessità che gli uffici regionali accertino i danni e delimitino le zone colpite in modo di poter dichiarare lo stato di eccezionale avversità atmosferica e di attivare il Fondo di solidarietà nazionale e, in subordine, il Fondo regionale per le emergenze in agricoltura o altro intervento regionale.

Tra le azioni che Coldiretti, che ha attivato gli uffici zona della Bassa friulana per raccogliere ulteriori informazioni, intende percorrere, la richiesta alla Regione di uno stanziamento finanziario straordinario ed urgente, stante il carattere eccezionale della calamità. La situazione emersa appare purtroppo molto grave per numerose aziende che se non vengono aiutate tempestivamente rischiano la cessazione dell’attività. Infatti sono diverse le realtà imprenditoriali che sono esposte finanziariamente per gli investimenti recenti di nuovi impianti e che per i prossimi 2 o 3 anni non vedranno ritorni economici a causa di questo evento inaspettato.

Nello scorso mese di dicembre si sono verificate nella nostra regione alcune giornate di freddo intenso che, in diverse zone della pianura friulana, hanno fatto registrare temperature minime che hanno sfiorato – 19 C. Com'era prevedibile, questo gelo eccezionale e precoce, rispetto al normale andamento stagionale, ha colpito pesantemente alcune specie di piante arboree. Nei mesi invernali non era possibile individuare né quantificare i danni provocati, solo ora, alla ripresa della fase vegetativa, si possono valutare le conseguenze della calamità. Le colture più colpite risultano l'olivo, il kiwi e le viti (in particolare i nuovi impianti di vigneto), ma vengono segnalati danni anche ai nuovi impianti di melo e di pero, alle altre coltivazioni arboree minori e alle attività vivaistiche. La Coldiretti, dopo aver inviato  una lettera all’assessore regionale Claudio Violino, al fine di meglio valutare l’ampiezza e la reale portata dei danni arrecati alle coltivazioni, ha voluto incontrare le aziende agricole colpite dalla calamità. Il quadro che ne è emerso è drammatico.